Nel 2020 molte organizzazioni sono state costrette a passare a modelli di formazione aziendale blended, cioè parzialmente online e offline, a causa delle restrizioni per la pandemia. Dopo questa esperienza, però, ora che l’emergenza è passata, le aziende si stanno spostando volontariamente verso l’apprendimento misto grazie ai numerosi vantaggi offerti da questo approccio alla formazione aziendale.
In questa guida alla formazione blended vedremo insieme che cos’è, quali sono nello specifico i vantaggi così apprezzati dalle aziende e alcune buone pratiche per applicarla in azienda.
Cos’è la formazione mista?
Partiamo col dire che la blended learning non è una tecnica di formazione, ma piuttosto un approccio metodologico.
Blend in inglese significa miscela: per formazione in modalità blended si intende quindi un apprendimento di tipo misto, che combina esperienze di apprendimento diverse.
In particolare l’apprendimento misto comprende attività che sono diverse:
- nella dimensione dello spazio: cioè include sia attività fisiche, come ad esempio partecipare a una lezione in presenza o leggere un libro a casa, che virtuali, come seguire un corso e-learning o un webinar;
- nella dimensione del tempo: cioè include attività di apprendimento sia sincrono che asincrono. Delle attività citate al punto sopra, la lezione in presenza e il webinar sono esempi di apprendimento sincrono, mentre leggere il libro o seguire il corso online sono esempi di apprendimento asincrono.
Apprendimento misto e apprendimento ibrido non sono sinonimi
Cerchiamo di non confondere l’apprendimento misto con quello ibrido. Quest’ultimo propone lezioni effettuate contemporaneamente online e in presenza, mentre la blended learning prevede l’utilizzo di elementi online e offline in momenti diversi.
Quindi, mentre nell’apprendimento ibrido gli studenti possono decidere se fare lezione in presenza o online, ma la lezione è comunque la stessa per tutti, in quello misto la parte di formazione online è complementare alle attività che si fanno in classe.
Ecco perché parliamo di blended learning come approccio metodologico. Le modalità in presenza/online e sincrono/asincrono non si equivalgono e quindi non sono sempre intercambiabili: la scelta dell’una o dell’altra nasce da una precisa volontà didattica, finalizzata all’ottimizzazione dell’apprendimento.
La flipped classroom
Uno dei modelli più riusciti di learning blended è la flipped classroom, la classe capovolta: agli studenti viene fornito del materiale didattico in anticipo prima che venga discusso nella formazione vera e propria. Nella flipped classroom si sovverte l’impianto tradizionale della formazione in cui prima c’è una lezione frontale e poi viene assegnato un compito o un approfondimento
La flipped classroom offre agli studenti maggiore autonomia e li aiuta a trovare il proprio ritmo di studio. La cosa più importante è che porta la lezione in aula a un altro livello, stimolando una maggiore interazione con il docente e tra gli studenti.
Esempi di apprendimento misto
E’ doveroso però ricordare che oltre alle lezioni in aula e ai webinar, ampiamente conosciuti e sfruttati, ci sono tanti altri strumenti e modelli che possono essere usati in uno scenario di formazione aziendale. Vediamoli insieme:
L’apprendimento autogestito: sessioni di formazione basate su video, corsi e-learning e risorse di microlearning possono essere erogate attraverso la piattaforma LMS e fruite dai lavoratori liberamente, nei tempi e modi a loro più consoni;
La formazione just-in-time: corsi mobile, risorse di microlearning, simulazioni e inventari digitali, come ad esempio le wiki aziendali, sono alcuni elementi chiave che possono essere utilizzati all’occorrenza nel momento esatto in cui il lavoratore ne ha necessità, per esempio per proseguire con una formazione più avanzata o per rispondere a un’esigenza lavorativa;
L’apprendimento sociale: in questo tipo di apprendimento è possibile avvalersi di riunioni di gruppo online, forum di discussione, bacheche e canali che facilitano gli studenti a impegnarsi, comunicare e condividere l’apprendimento.
Strumenti di supporto: applicazioni mobili, ausili interattivi per il lavoro, corsi di formazione basati su scenari e guide pratiche sono alcune delle opzioni che possono essere aggiunte come supporto alla formazione.
Vantaggi dei corsi blended
Ma arriviamo al dunque: quali sono i vantaggi concreti di un approccio misto rispetto alla formazione tradizionale o a quella solo online? Le risposte sono tante, ad esempio spesso viene detto che la formazione blended:
- è conveniente: si dà un taglio drastico a costi organizzativi e logistici per spostamenti, affitto delle sale ecc.
- è semplice da seguire: la maggior parte del percorso formativo si svolge in azienda o online, il dipendente non è costretto ad assentarsi e spostarsi a lungo dal proprio luogo di lavoro
- ogni dipendente può imparare al suo ritmo: i contenuti formativi sono accessibili ovunque e in qualsiasi momento. Ogni utente sceglie quando fruirli, con che frequenza e velocità
- è più coinvolgente: la formazione integra approcci e strumenti diversi per creare coinvolgimento e supporto
Sono tutte cose sicuramente vere, ma a ben guardare possono essere tutte attribuite anche alla formazione e-learning. Allora, qual è l’asso nella manica della formazione mista?
Uno dei vantaggi indiscussi è che valorizza la formazione in presenza. Affidando alla modalità online le parti più teoriche, propedeutiche o comuni a più percorsi, il tempo in presenza viene sfruttato al massimo per domande, esempi, approfondimenti, laboratori, esercitazioni, addestramento vero e proprio. Grazie a questo la formazione di fa anche più personalizzata. Ma non solo.
Apprendimento più a lungo termine
La blended learning aumenta l’efficacia della formazione perché rafforza l’apprendimento grazie alla “Spaced Repetition“, cioè la tecnica di ripetere le lezioni a intervalli crescenti finché la conoscenza non viene trasferita dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Gli studi dimostrano che ripetere lezioni brevi a distanza di tempo è più efficace rispetto ai corsi lunghi e troppo sovraccarichi di informazioni. La diversificazione delle attività di formazione tipica dell’apprendimento misto va proprio in questa direzione e anche in ambito aziendale assicura risultati migliori.
FAQ
Che cosa si intende per blended learning?
Il blended learning è una metodologia di insegnamento che combina l’apprendimento online con quello tradizionale in aula. In pratica, gli studenti hanno la possibilità di seguire lezioni sia da remoto che in presenza, grazie all’utilizzo di piattaforme digitali e strumenti tecnologici. Questo approccio offre numerosi vantaggi, come la flessibilità degli orari e la possibilità di personalizzare l’apprendimento in base alle esigenze individuali. Inoltre, il blended learning consente di integrare diverse metodologie didattiche, come lezioni frontali, esercitazioni pratiche e attività in gruppo. In questo modo, si favorisce un apprendimento più completo ed efficace.
Come funziona blended?
Il blended learning è un approccio innovativo che combina l’apprendimento tradizionale in aula con l’e-learning. In questo modello, gli studenti possono seguire le lezioni online e interagire con i loro compagni di classe e il docente in tempo reale. Questo metodo è stato adottato da molte scuole e aziende in tutto il mondo per migliorare l’efficacia dell’apprendimento e aumentare l’accessibilità ai corsi di formazione. Il blended learning offre numerosi vantaggi, tra cui la flessibilità, la personalizzazione dell’apprendimento e la riduzione dei costi. Se sei interessato a saperne di più su come funziona il blended learning, dai un’occhiata ai corsi disponibili online o contatta un esperto del settore per ottenere maggiori informazioni.
Cosa significa frequenza blended?
La frequenza blended si riferisce alla quantità di tempo che uno studente trascorre in aula rispetto alla quantità di tempo che trascorre a casa o in altri ambienti online. In un ambiente di apprendimento blended, gli studenti partecipano ad attività di apprendimento in classe e online, con la possibilità di personalizzare il loro percorso di apprendimento. Mentre la frequenza blended può variare a seconda del corso e della scuola, l’obiettivo è sempre quello di fornire agli studenti un’esperienza educativa flessibile e personalizzata. La frequenza blended è diventata sempre più comune nelle scuole e nelle università in tutto il mondo e sta dimostrando di essere una metodologia efficace per migliorare i risultati degli studenti.
Cosa significa evento blended?
L’evento blended è una forma di apprendimento che combina l’esperienza di apprendimento online e quella in presenza. Questo tipo di evento consente ai partecipanti di acquisire conoscenze e competenze tramite sessioni virtuali interattive e attività pratiche in aula. L’obiettivo principale dell’evento blended è fornire un’esperienza di apprendimento flessibile ed efficace, in grado di soddisfare le esigenze dei partecipanti. Grazie alla tecnologia, oggi è possibile organizzare eventi blended che coinvolgono persone da tutto il mondo, rendendo l’apprendimento ancora più accessibile e inclusivo.