Lo diciamo spesso: un corso elearning funziona se è coinvolgente. E come ottengo il coinvolgimento? Con l’interattività. Sulla carta siamo tutti d’accordo, ma nella realtà dei fatti i corsi davvero interattivi che ci passano sotto gli occhi sono pochissimi. Perchè? L’interattività è davvero così importante? E dove si perdono i buoni propositi dell’instructional designer? Prendiamoci qualche minuto per fare un po’ di chiarezza.
Cosa vuol dire interattivo?
Prima di tutto dobbiamo capire cosa significa “interattivo”. In informatica si definisce interattività la capacità di un determinato sistema di scambiare informazioni con un operatore umano. Molti sviluppatori seguono ancora questa definizione, corretta ma obsoleta, e finiscono per inserire qua e là nei corsi alcuni bottoni da cliccare.
Ma non è questa l’interattività di cui lo studente ha bisogno: questo tipo di “interazioni manuali” non danno un vero supporto all’apprendimento e spesso non riescono nemmeno nell’intento di spezzare la noia.
Creare vera interazione
La definizione dell’interattività che preferisco dà valore alla reciprocità: interattivo, cioè di due elementi che esercitano reciproca attività l’uno sull’altro. L’esperienza interattiva favorisce il dialogo tra lo studente e il suo contenuto. E’ molto di più, quindi, di una serie di clic. E’ qualcosa che crea interesse, che coinvolge il cervello e lo tiene sveglio, il che lo rende favorevole all’ apprendimento.
Spesso chi sta realizzando un corso elearning si ferma al livello base dell’interattività semplicemente perché non riesce a riconoscerne il valore didattico. Oppure perché è sicuramene più facile e veloce inserire alcuni clic nel percorso didattico che progettare a monte digressioni e momenti di reale interazione. Ma è questo di cui i nostri studenti hanno bisogno e non sempre si tratta di fare ingenti investimenti. Ecco alcuni suggerimenti per rendere più interattivi i nostri corsi online.
Effetto sorpresa
Un modo semplice per instaurare il dialogo è quello di porre domande stimolanti allo studente all’inizio del corso oppure stupirlo dandogli subito delle informazioni che non conosce o non si aspetta. L’elemento sorpresa accende l’attenzione e predispone all’apprendimento.
Infografiche interattive
Le infografiche sono facili da creare e presentano molti dati in poco spazio. Non solo consentono di comunicare molte informazioni allo studente, ma possono anche essere usate per mostrare l’argomento che stiamo trattando da un punto di vista diverso.
Simulazioni di contenuti
Secondo me le simulazioni dovrebbero essere sfruttate al massimo nei corsi di elearning. Simulare una situazione reale e creare un “ambiente sicuro” in cui l’utente può testare le proprie reazioni agli input esterni è uno dei modi più efficaci per creare coinvolgimento. Tutte le opzioni proposte allo studente dovrebbero essere plausibili e ogni scelta dovrebbe mostrare le specifiche conseguenze, in modo da creare un percorso realistico e capace di indirizzare con consapevolezza lo studente verso la scelta più corretta.
Quiz e test di valutazione
Rispondere al test di valutazione non dovrebbe mai essere una formalità per l’utente, e al contrario dovrebbe essere sempre un’attività stimolante, che genera curiosità. Ecco un paio di consigli per rendere i quiz meno noiosi. Primo: dai sempre un feedback. E’ importante capire non solo se la risposta data è corretta, ma anche perché lo è o, in caso contrario, perché non lo è. Secondo: fai un quiz sotto forma di sondaggio e mostra allo studente un grafico con le risposte degli altri utenti. Sarà interessante sapere quanti hanno risposto correttamente e mettersi più o meno direttamente in competizione con loro.
Gamification, realtà aumentata e realtà virtuale
Lascio volontariamente per ultime queste tecniche. Se cerchi il coinvolgimento, molti ti proporranno di usare la gamification. E’ un’ottima tecnica e ha dimostrato la sua efficacia in molti progetti. Ma una “vera” esperienza di gioco è solitamente fuori discussione per la maggior parte dei corsi, sia per motivi di budget che per i tempi di realizzazione. Aggiungerei che dà i migliori risultati nelle fasi iniziali dell’apprendimento, ma dobbiamo cercare metodologie congrue anche per gli altri momenti della formazione.
Anche la realtà aumentata e la realtà virtuale sono due metodi per dare il brio necessario ai tuoi contenuti. Sono ottime per creare interesse ma, come per la gamification, bisogna tener conto del costo delle attrezzature e dei tempi di sviluppo più lunghi prima di intraprendere questa strada.