Produttivi e allineati con i valori aziendali fin dall’inizio: chi non vorrebbe dipendenti così? Oggi è possibile accorciare i tempi dell’inserimento dei neoassunti in azienda, e al tempo stesso rendere questa fase un importante momento di formazione e fidelizzazione attraverso un’adeguata strategia di onboarding.
Abbiamo preparato una guida completa all’onboarding aziendale, con la quale scoprirai che cos’è l’onboarding e quali sono i suoi vantaggi, quali sono le fasi del processo di onboarding in azienda e infine come strutturare un buon programma di onboarding, anche sfruttando le potenzialità dell’e-learning.
Che cos’è l’onboarding?
L’onboarding è un processo che aiuta le persone ad adattarsi meglio a un nuovo ambiente di lavoro e ad acquisire le competenze necessarie per svolgere i propri compiti. Il termine deriva dall’inglese “to board“, che significa salire a bordo.
L’obiettivo principale dell’onboarding è fornire ai nuovi assunti le conoscenze, gli strumenti e le competenze necessarie per fare bene il proprio lavoro e contribuire alla crescita dell’azienda.
Il processo può anche servire a creare un senso di appartenenza all’interno della cultura organizzativa dell’azienda, incoraggiando la collaborazione tra dipendenti e rispettando la diversità presente nel gruppo.
In definitiva, l’onboarding è un processo fondamentale per assicurare che i dipendenti si sentano parte integrante della cultura aziendale e abbiano le conoscenze necessarie per svolgere correttamente i propri compiti. Si tratta quindi di un investimento importante da parte delle aziende per assicurare il successo futuro del personale assunto.
Che differenza c’è tra onboarding e induction training
Spesso si sente parlare anche di Induction Training, espressione usata come sinonimo di onboarding. In realtà però questi sono due processi distinti.
L’onboarding prevede il trasferimento al neoassunto di tutte le conoscenze utili ad un efficace inserimento aziendale, per esempio attraverso la condivisione di istruzioni operative, manuali, politiche e procedure aziendali.
L’induction è invece un processo progettato per aiutare le persone ad entrare in un nuovo ambiente. Si tratta di un modo per far sì che le persone si sentano a proprio agio nella loro nuova posizione ed esplorino i loro compiti e responsabilità. Potremmo definire l’induction training un programma di “accoglienza” che aiuta a familiarizzare con i colleghi e a sentirsi parte del nuovo ambiente di lavoro.
Appare chiaro che onboarding e induction sono due facce della stessa medaglia e concorrono, seppur in modo differente, allo stesso obiettivo: rendere il nuovo dipendente autonomo e produttivo nel tempo più breve possibile.
Fasi del processo di onboarding
Entriamo nel vivo della progettazione del programma di onbording. Quali sono le sue fasi? Quali sono gli step che deve prevedere per funzionare? Come sempre, non c’è una ricetta che funzioni allo stesso modo in tutti i contesti, ma alcuni suggerimenti generali da tenere a mente:
1) Crea un programma introduttivo
Raccogli tutte le informazioni che potrebbero essere utili al nuovo dipendente, sulla cultura aziendale, sui prodotti e servizi offerti, sull’evoluzione dell’azienda e sulle politiche interne. Stiamo parlando anche di cose pratiche come l’orario, le richieste di ferie e le procedure in caso di malattia o assenza. Assicurati che tutte queste informazioni vengano passate al nuovo lavoratore, anche precedentemente all’ingresso in azienda. Possono essere un buon modo per placare l’ansia che sicuramente il neoassunto proverà nei giorni precedenti e lo aiuteranno ad arrivare più sereno al suo primo giorno.
2) Coinvolgi il team esistente
Altro passo fondamentale è quello di preparare il team esistente all’arrivo del nuovo collega e coinvolgerlo nel processo di onboarding e accoglienza. Crea momenti di incontro dedicati durante i quali tutti possono condividere informazioni sull’azienda. Questo può essere utile per creare relazioni positive tra i colleghi più rapidamente e facilitare l’integrazione del nuovo membro.
3) Assegna un mentore
Assegna un mentore ad ognuno dei tuoi nuovi dipendenti per avere la certezza che abbiano tutte le informazioni necessarie per iniziare al meglio il loro lavoro in azienda. Il mentore dovrà seguire passo passo il loro processo lavorativo, così da rispondere a qualsiasi domanda e fornire supporto in caso di bisogno.
4) Monitora regolarmente i progressi
Conduci periodicamente delle riunioni con i nuovi dipendenti per verificare se hanno qualche dubbio o dubbio su come sta andando il loro processo di integrazione.
5) Valuta i risultati
Una volta completato il processo di onboarding chiedi ai tuoi nuovi dipendenti come si sono trovati durante il processo e come possono essere migliorate le cose per renderlo più efficace in futuro.
In generale, la durata del processo può variare a seconda dell’azienda e andare da qualche settimana a qualche mese. In ogni caso deve includre la presentazione delle persone chiave, la partecipazione a corsi di formazione o sessioni di lavoro, l’accesso a documenti, informazioni e strumenti per svolgere con successo il proprio ruolo.
Onboarding digital
Sempre più spesso, e a ragione, le aziende si avvalgono dell’elearning per compiere una parte del processo di onboarding in azienda. Il digitale può venire in aiuto soprattutto nel programma introduttivo. Vediamo quali sono i vantaggi.
1) Passaggio di informazioni più facile e coinvolgente
Grazie all’interattività, quando le informazioni da passare sono tante, e potenzialmente noiose, l’elearning si propone come la soluzione più agile, anche grazie alla strategia del microlearning, l’organizzazione delle informazioni in brevi moduli formativi, che hanno il vantaggio di essere utilizzabili velocemente anche al momento del bisogno.
2) Maggiore autonomia
Anche se l’inserimento nel gruppo di lavoro e l’assegnazione di un mentore sono passaggi imprescindibili per un onboarding di successo, dare al lavoratore la possibilità di seguire in autonomia alcuni moduli formativi, rende ancora più efficace il processo. Come accennato prima, il lavoratore può così ottenere informazioni preziose anche prima di iniziare a lavorare e può farlo quando e come preferisce grazie alla flessibilità di utilizzo della piattaforma LMS.
3) Monitoraggio puntuale dell’apprendimento dei nuovi assunti
La formazione su piattaforma LMS permette all’azienda di monitorare e valutare i progressi del programma di onboarding in modo puntuale, grazie alla raccolta costante di dati su accessi, avanzamenti, test e quiz superati.
I vantaggi di un buon onboarding aziendale
Concludendo, possiamo dire che un buon programma di onboarding può portare benefici significativi a un’organizzazione:
- promuove il senso di appartenenza e la retention dei talenti in azienda
- migliora la produttività ed efficienza del team
- assicura formazione su comportamenti e pratiche da adottare nelle situazioni più ricorrenti con cui i dipendenti dovranno cimentarsi in futuro.
- offre un supporto didattico continuativo nel tempo e un maggiore supporto al personale nella gestione della curva d’apprendimento